Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria: proteste e applausi, minacce e festeggiamenti
Venerdì 21 febbraio è stato inaugurato il cantiere per i lavori dell’Alta Velocità Salerno-Reggio
Calabria. “Alla cerimonia hanno preso parte da remoto il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti Matteo Salvini, il sottosegretario Tullio Ferrante e il deputato locale della Lega,
sostenuto ad Eboli da autorevoli esponenti dell’amministrazione Conte. In un clima di festa e autocelebrazioni, tra slogan come “ha vinto il popolo del sì”, “siamo testimoni e artefici di un giorno storico” e “lavorando in sinergia tra enti e governo si possono realizzare infrastrutture fondamentali”, si è volutamente evitato di affrontare le pesanti
conseguenze che quest’opera avrà sul territorio. Ancora una volta l’amministrazione di Eboli ondeggia tra foto, abbracci e ringraziamenti alla Lega e proteste e minacce di blocco dei lavori. Non si comprende il rapporto che
l’amministrazione ha con Xenia, RFI e Anas. Un giorno si minaccia il blocco dei lavori
mentre quello successivo si brinda con gli stessi interlocutori. E intanto si continua a parlare di compensazioni che ad oggi ancora non sono note alla città”. Sinistra Italiana ritiene sia necessario porre l’accento su una serie di criticità. “Un progetto ridimensionato e privo di visione I lavori in corso tra Battipaglia e Buccino, condotti dal Consorzio XENIA, riguardano la realizzazione di una tratta ferroviaria di appena 35 km, ridotta a un collegamento tra Battipaglia e Romagnano al Monte, un piccolo comune di soli 376 abitanti. Inizialmente, il progetto prevedeva un tracciato ben più ampio, suddiviso in più lotti, ma ad oggi molti di questi risultano fermi o inesistenti:
• Lotto zero tratta Sarno-Eboli così come presentato dall’Amministratrice Delegata e Direttrice
Generale di RFI Vera Fiorani e depositato in Parlamento: scomparso completamente da
qualsiasi ragionamento
• Salerno-Battipaglia: ancora solo un’idea su carta, ma senza nessuna prospettiva concrete
• Romagnano al Monte-Praia a Mare: in attesa del parere della Commissione di Valutazione
Ambientale
• Praia a Mare-Tarsia: completamente da riprogettare a causa di gravi errori tecnici
• Tarsia-Reggio Calabria: privo di qualsiasi progetto esecutivo
Un finanziamento incerto e destinato a fallire. L’unico tratto realmente finanziato con fondi del PNRR è quello Battipaglia-Romagnano al Monte, mentre per il resto del tracciato il Governo ipotizza di ricorrere a fonti di
finanziamento non ancora identificate. Nel frattempo, le risorse pubbliche disponibili che avrebbero potuto finanziare l’intera opera sono state dirottate sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
Di fronte all’attuale stato delle finanze pubbliche, è plausibile pensare che questa Alta Velocità
resterà un’opera incompleta, con ripercussioni sulla mobilità e sullo sviluppo economico del
Mezzogiorno. Un impatto devastante sul territorio ebolitano Oltre all’inutilità strategica della tratta, l’impatto sulle comunità locali è già drammatico. Circa 50 famiglie saranno costrette ad abbandonare le proprie abitazioni così come numerose aziende dovranno delocalizzare i propri impianti produttivi a causa degli espropri dei terreni.
Inoltre, la chiusura di diverse arterie stradali fondamentali avrà ripercussioni pesanti sulla
mobilità cittadina, aggravando la viabilità locale senza offrire soluzioni alternative concrete.
Uno spreco di denaro pubblico con gravi effetti ambientali. Investire 2 miliardi di euro per una tratta ferroviaria che attraversa aree scarsamente popolate, con costi ambientali altissimi e ancora non del tutto preventivati, rappresenta un enorme spreco di risorse pubbliche. Questa scelta peserà sulle generazioni future senza apportare
benefici reali alle comunità locali. Chi sostiene che la costruzione di questi 35 km di ferrovia porterà sviluppo e benessere o è male informato o è in malafede. È necessario rivedere completamente il progetto, adottando una visione più funzionale e sostenibile, che realmente risponda alle esigenze del Sud Italia e non si limiti a dissipare risorse pubbliche senza criterio”, scrive Sinistra Italiana Circolo territoriale di Eboli